Il Museo Ettore Archinti

La sede

Il Museo è collocato, a breve distanza dalla stazione ferroviaria, nel complesso della Cascina Callista, insediamento rurale settecentesco ristrutturato e ora inglobato nel tessuto cittadino. Lo spazio è sede di associazioni e organizzazioni culturali, in primis la Cooperativa Sociale Ettore Archinti Onlus, che gestisce l’Istituzione Museale.

Museo: raccolta museale, collezione permanente e itinerari tematici

Nucleo storico:
È stato inaugurato il 25 aprile 2008 e ufficialmente riconosciuto come “raccolta museale” da Regione Lombardia nel 2017

Percorso permanente:
Distribuito su due piani:

    • Piano terra – spazio espositivo temporaneo e emeroteca con digitalizzazione del quotidiano “Avanti!” (dal 1896)

    • Primo piano – collezione storica con gessi, bronzi e reperti della fucina originale di Archinti, documenti, foto, lettere e pamphlet socialisti

La Missione

Dedicato allo scultore nato a Lodi nel 1878 e scomparso a Flossenburg nel 1944, il Museo “Ettore Archinti” è l’unico nella Provincia di Lodi a essere riconosciuto da Regione Lombardia.
Nato nel 2008 dalla sinergia tra la Cooperativa Archinti Onlus e il Comune di Lodi, ha tra i suoi scopi lo studio, la valorizzazione e l’esposizione al pubblico dell’opera di Archinti, attualmente documentata nel Museo da oltre trenta tra gessi, bronzi, marmi e terrecotte, in parte appartenenti alla collezione del Museo Civico di Lodi e custodite in comodato, e in parte frutto di donazioni al Museo Archinti.
L’indagine si estende alla vicenda umana dello scultore, ispirata ai valori umanitari che l’hanno consacrato protagonista della storia lodigiana dell’antifascismo e della Resistenza.
Le sculture sono esposte nello spazio al primo piano, che nell’aprile 2024 è stato oggetto di una riorganizzazione che ha ottimizzato il sistema di illuminazione e la struttura dell’allestimento. Il percorso di visita si è inoltre dotato di nuovi apparati:

  • la documentazione fotografica delle sculture tombali realizzate da Archinti e collocate nei cimiteri di Lodi (Maggiore e Riolo), Turano Lodigiano, Piacenza, e al cimitero Monumentale di Milano;
  • la documentazione fotografica delle opere collocate in spazi pubblici nella città di Lodi;
  • L’esposizione di una selezione di lettere autografe dell’autore;
  • le schede storico-critiche relative a ciascuna delle opere esposte.

Una raccolta di documenti, fotografie, giornali d’epoca, pubblicazioni e libri, completa il patrimonio del Museo.