PUTTI
(Senza titolo)
PUTTI
1926 circa
bronzo, 27x46x23 cm
Donazione Francesca e Cosetta Colla, settembre 2023
Membri della notissima famiglia di marionettisti milanesi, le donatrici affermano che la scultura fu donata da Archinti negli anni Trenta del ‘900 alla loro nonna paterna, Francesca Marchesi, in occasione della morte del figlio Ernesto, poco più che ventenne. Alla scomparsa pochi anni dopo della stessa Marchesi, la scultura fu posta sulla sua tomba presso il cimitero di Biandrate (Novara). Negli anni Ottanta del ‘900 fu poi spostata sulla sepoltura di Giacomo Colla (1860-1948), marionettista, padre di Ernesto e marito della Marchesi, nel cimitero di Marnate (Varese).
La conoscenza di Archinti con i Colla avvenne per il tramite della famiglia Boccalini, della quale sono noti gli strettissimi rapporti di amicizia intessuti con Archinti: Cristina Colla, figlia di Giacomo e Francesca Marchesi, e sorella di Ernesto, sposò Mario Boccalini, padre di Francesca detta “Pucci” di cui il Museo Archinti custodisce il ritratto in bronzo.
La scultura si compone di sette figure di putti, rappresentati nudi e in atteggiamento gioioso, nell’insieme comprendente anche elementi decorativi a motivi di rose, oltre a un vaso e a una celletta per i ceri.
Un altro esemplare dell’opera, che aggiunge però all’insieme altre quattro figure di putti, si trova tuttora al Cimitero Monumentale di Milano dove decora la tomba Favero (Giardino 151, rep. 14). Per la stessa, Archinti realizzò nel 1926 anche l’insieme con il tondo bronzeo a bassorilievo con il ritratto di Carlo Favero, al quale guarda la statua della moglie, rappresentata piangente a grandezza naturale.
«La nostra donazione», spiegano le signore Colla, «è un omaggio alla memoria dello scultore, alla sua produzione artistica ma anche al suo spirito di libertà e giustizia, allora e sempre condiviso dalla nostra famiglia»