RITRATTO DI PIETRO MARENZI
(Senza titolo)
RITRATTO DI PIETRO MARENZI
s.d
gesso patinato bronzo, 37x24x20 cm
Esposizioni: 1994, Lodi, Ettore Archinti, s.n; 2015, Lodi, Ettore Archinti. Materia semplice (senza catalogo).
Bibliografia: Francione 1994, tav. 4.
Il modellato mosso adottato qui da Archinti in una versione a larghi tocchi, con la tendenza di derivazione scapigliata a sfaldare nella materia contorni e superfici, suggerisce per il ritratto una esecuzione tra lo scadere del primo decennio del ‘900 e gli inizi del successivo: per Archinti, il tempo della più intensa sperimentazione di quel pittoricismo plastico nel cui ambito espresse le prove più alte.
La supposizione è supportata dalle notizie riguardanti il personaggio raffigurato, acquisite grazie alle ricerche di Giovanni Vanini, dalle quali si apprende che Pietro Marenzi, nato a Livraga nel 1836 e di professione sarto, morì a Lodi nella “Pia Casa” all’età di ottantuno anni, il 13 ottobre 1917. Risulta così plausibile che sia stato raffigurato da Archinti qualche anno prima, già in età avanzata, come evidenziano i tratti del volto. Non è da escludere, data la certezza del luogo dove avvenne la morte di Marenzi, che l’artista lo abbia ritratto proprio nell’Ospizio di Santa Chiara, la “Pia Casa” citata, dove aveva sede anche la Congregazione di Carità di cui Archinti fu consigliere. In questo caso, l’opera potrebbe aver fatto parte del gruppo di sculture segnalate dalla stampa (Il Fanfulla, 27 maggio 1911, pp. 3) raffiguranti i ricoverati dell’ospizio cittadino.