ULTIMI LAVORI

ULTIMI   LAVORI

s.d (1910-19)

gesso, 28x32x32 cm  

firmato sul basamento, dietro a destra: “EArchinti”

sul basamento, davanti a destra: “Ultimi lavori”

Esposizioni: 1945, Lodi, Ettore Archinti, senza catalogo; 1965, Lodi, Mostra commemorativa, n. 24; 1978, Lodi, Mostra permanente, s.n; 1978, Lodi, Mostra antologica, s.n; 2015, Lodi, Ettore Archinti. Materia semplice (senza catalogo).

Bibliografia: Autori vari 1965, s.p; Gipponi, Mostra permanente 1978, s.n.p; Gipponi 1978, s.n.p.

Il titolo della scultura raffigurante un’anziana donna seduta in poltrona, intenta a lavorare a maglia con il gomitolo di lana in grembo, ne richiama un altro, riferito a un’opera che ha invece per soggetto una giovane ragazza, dedita alla stessa attività: Primi lavori, databile, nella versione in gesso oggi in collezione privata, ai primi anni del ‘900. 

Il confronto tra le due sculture apre alla possibilità che Archinti abbia inteso attendere a una riflessione intorno alle età della vita. Le donne hanno tratti del viso somiglianti, come simili appaiono le capigliature e l’abito: dati che possono suggerire il proposito di raffigurare la stessa donna nella freschezza della prima giovinezza, e poi nel tempo della sua vecchiaia, con l’attenta resa delle mani rugose e del volto segnato dagli anni. 

In entrambi i casi, Archinti entra nella dimensione intima del quotidiano, raccontando un momento di quiete domestica.

Anche la condotta di modellazione appare nelle due sculture la stessa, che è poi quella caratterizzante la produzione bozzettistica dello scultore nei primi decenni del ‘900: la materia mossa diventa qui espressione del divenire, riconducendo impressionisticamente la comunicazione all’istantaneità e precarietà della condizione ritratta. 

Una versione in bronzo dell’opera fu esposta nel 1925 nella Esposizione Nazionale d’Arte di Brera (n. 146).  

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