
Guida alla mostra
Mappa e lista delle opere
Regolamento di mostra
DIPINGERE LA CITTA’
Milano Parigi Venezia
STREGATI DA VENEZIA
a cura di Marina Arensi e Vittorio Vailati
Quando la protagonista è Venezia, “Dipingere la città” vuol dire per un pittore confrontarsi con le mille anime dell’acqua e con le sue luci. E’ dunque tra rispecchiamenti e riflessi che si svela l’immagine della città interpretata nei secoli dagli artisti: mai diminuito il numero di quelli “Stregati da Venezia”, come li definisce il titolo di questa mostra che conclude la trilogia, dopo le precedenti dedicate a Milano e a Parigi. Troppo straordinaria nella sua unicità magica e fiabesca, e crocevia di respiro mitteleuropeo, per non continuare ad attrarre con la sfida a catturare secoli di bellezza tra palazzi e chiese sospesi tra cielo e mare: luoghi di una leggenda del presente dove piazze sontuose dialogano con la quiete di piccole calli e ponti, rii e fondamenta. La rassegna che dà conto di questa Venezia cara all’immaginario, tenendosi però lontana dagli stereotipi, penetra anche nei suoi meandri più intimi e nascosti, attraverso quindici dipinti selezionati secondo il criterio della qualità pittorica. Rappresentativi del fermento creativo che nei secoli animò il centro lagunare, e ancor più dopo l’istituzione nel 1895 della Biennale Inter- nazionale d’Arte, gli autori in mostra sono eredi delle temperie che agli inizi del ‘900 si manifestarono anche nella vicenda dei “ribelli” di Ca’ Pesaro e nella vitalità della Scuola di Burano, con la sua ricerca di una espressività nuova; un incedere proseguito poi con quanti continuarono ad affidare all’immagine di Venezia la loro idea di pittura, nell’evolversi dei fatti dell’arte. Insieme a Consadori, Polesello e Tallone, vissero in laguna fondamentali stagioni in vicinanza con il mondo di Burano i “lodigiani” Novello e Brambati. Ancor prima, il fascino di Venezia aveva raggiunto autori come Giuseppe Solenghi, Emanuele Brugnoli e Galileo Chini e il nostro Vajani, suggerendo poi nuove interpretazioni ad Attilio Melo, Maiocchi e Suzzani.
La trilogia di mostre, fortemente voluta da Unitre, accompagna tra le città che hanno ispirato i pittori, non solo lodigiani: luoghi di significativa importanza, nella storia dell’arte, con i quali i protagonisti hanno stabilito un intimo legame, trovando spesso nella loro vitalità culturale materia di confronto ed evoluzione.