
Guida alla mostra
Mappa e lista delle opere
Regolamento di mostra
Mogli Modelle Amanti
La figura femminile nell’arte tra ‘800 e ‘900
a cura di Marina Arensi e Vittorio Vailati
Muse e compagne, modelle sensuali o signore nell’intimità di stanze o giardini, le figure femminili ritratte dagli artisti rappresentano un affascinante terreno di esplorazione, non solo intorno ai linguaggi presi in esame dalla mostra di cui costituiscono la primaria sostanza, distintiva delle diverse personalità degli autori.
Dalla rappresentazione di un soggetto come quello della donna sulla quale l’artista posa sguardi di passione o di affetto, emergono infatti anche riferimenti al contesto storico e alle abitudini sociali, al mutare delle idee e delle mode. Mutamenti tanto più significativi se riferiti al cruciale tratto temporale preso in esame dal percorso espositivo, che muovendo dagli ultimi anni dell’Ottocento giunge, in oltre quindici opere, ai primi decenni del secolo scorso, manifestandosi in arte tra echi postromantici e tensioni verso la modernità. Annunciato dall’immagine della moglie dipinta da Cesare Ciani, postmacchiaiolo allievo di Fattori, il viaggio incontra la seducente modella di Ottavio Steffenini o le signore del monzese Mosé Bianchi, di Alessandro Milesi seguace del realismo veneto di Favretto, di Giacomo Grosso e Arturo Rietti, per proseguire senza cedimenti qualitativi con Emilio Magistretti, Alessandro Lupo, Giovanni Maria Mossa e Ugo Vittore Bartolini, e senza scordare i lodigiani Maiocchi, Vajani, Zaninelli e Prada. Un itinerario che culmina con lo stupefacente quadro nel quale Angelo Cantù ritrae la madre “In gramaglie”, un dipinto che alla Esposizione Nazionale d’Arte di Brera, dove fu esposto
nel 1916, diede immagine alle tante madri colpite dai lutti di guerra. La mostra si completa con due sculture di Ettore Archinti, che al mondo femminile ha dedicato toccanti raffigurazioni.
Marina Arensi