
Guida alla mostra
Mappa e lista delle opere
Regolamento di mostra
‘O sole mio. Pittura napoletana tra ‘800 e ‘900
a cura di Marina Arensi e Vittorio Vailati
Si apre su Napoli, città simbolo del sole, il ciclo che al Museo “Ettore Archinti” intende legare due momenti espo. sitivi attraverso il tema fondamentale della luce in pittura,
con opere realizzate tra gli ultimi decenni dell’Ottocento e i primi del secolo successivo.
Napoli concentra una lunga tradizione artistica, fitta di influssi grazie al suo ambiente cosmopolita, che nell’Ottocento confluisce nell’antiaccademismo della Scuola di
Posillipo, quando si confronta con l’opera di artisti inglesi come William Turner, che a più riprese soggiorna nel Napoletano. Nella sua prima formazione la scuola si rifà al paesaggio di ascendenza pittoresca, caricato di umori lirici e romantici, rispondendo poi a nuove esigenze di ricerca del vero e alle aggiornate conquiste dell’arte: connotati che si ritrovano nelle opere degli autori in mostra, in primo luogo paesaggi, ma anche scene di genere e ritratti.
Tra gli autori selezionati spiccano nomi di storica importanza nell’arte come quello di Giacinto Gigante fondatore della Scuola di Posillipo, di Domenico Morelli con il suo verismo fondato sulla preminenza del colore, di numerosi suoi allievi e di personalità indipendenti. Un panorama di cui emerge la dimensione internazionale della pittura napoletana e il filo diretto che legò Napoli alla Parigi segnata dalla rivoluzione impressionista e dal clima di progresso della Belle Époque, grazie alla presenza nella città partenopea di mercanti francesi di passaggio, e ai soggiorni parigini di molti degli autori in mostra.
Nel periodo di apertura della mostra, nella sala del Museo al piano superiore saranno esposte, insieme alle sculture di Archinti quelle dei suoi maestri Ernesto Bazzaro ed Eugenio Pellini, e di altri artisti vicini alla Scapigliatura come Giuseppe Grandi, Medardo Rosso, Paolo Troubetzkoy e Attilio Prendoni.