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Mappa e lista delle opere
Regolamento di mostra
Cose di famiglia in un interno. Stanze dipinte di un altro secolo
a cura di Marina Arensi e Vittorio Vailati
Sono stanze di un altro secolo, quelle ritratte nei dipinti di questa mostra che accompagna nella dimensione intima del quotidiano. Coinvolto nella scena, l’osservatore diventa partecipe dell’atmosfera che awolge gli spazi, in brani di cui si può immaginare un prima e un dopo: immagini come fotogrammi di un film che inquadrano ora le stanze nell’ interezza ora angoli dove tavoli e piccoli oggetti, specchi, porle e finestre diventano a pieno titolo parte del mondo degli affetti. Il fascino della pittura di interni vive anche della presenza della luce che diventa elemento fondante del linguaggio dell’autore insieme alle inquadrature e ai tagli prospettici: luce spesso disvelatrice di presenze che nelle stanze si muovono e delle quali l’autore trasmette, nell’interazione con il luogo, emozioni e sentimenti. Il ruolo fondamentale assegnato in questa indagine pittorica agli oggetti, le “Cose di famiglia in un interno” immerse nella loro vita silenziosa che rimanda al genere della natura morta, è qui considerato specialmente nel dialogo con l’ambiente.
Nel percorso espositivo che dalla seconda metà dell’Ottocento giunge alla metà del secolo successivo, la fragrante delicatezza coloristica di Ugo Vittore Bartolini si affianca alla forza piltorica di Giorgio Belloni, rappresentante del territorio lodigiano come Giuseppe Novello che degli interni fece anche lo sfondo della sua briosa parodia del mondo borghese; e come Monico, Zaninelli e Maiocchi che ambientano nelle stanze momenti di vita. Nell’insieme che espone anche la scultura di Archinti, e si completa con i dipinti del grande fotografo Emilio Sommariva, e con quelli di Augusto Bompiani, Carlo Vitale e Gianni Vagnetti, l’ottocentesca scena di Luigi Zuccoli esemplifica la raffigurazione di spazi domestici nell’ambito della pittura di genere.